‘Irresolutezza’ by Agustina Nuñez
Venezia, Italia, November 2021
Press Release
Text by Luz Hitters
The body as a means of discovery: one's own and that of others. What fits, what fills, what sustains. Sometimes liberating, oftentimes limiting. Independent. Commonly unknown.
Agustina Núñez's work acts as a synthesis of our complex sexuality. It is a secular perspective that challenges cultural assumptions underpinned by strained anatomical perceptions. Through simple lines she reminisces human anatomy, exploring the familiarity and ominousness of our own corners. These forms penetrate and are penetrated, merging compositionally-and metaphorically-into one. As such, she invites us to question rigid constructs and to embrace the fluidity of being.
Her shapes are reduced to the essential, to the uncategorisable stem of our physicality. They evidence the transitory character of our existence, and the forced intent to hegemonise our individuality. It is an acceptance of our fragility and our strength, acknowledging the constant fluctuation of permanence and the eventual decline of such.
Underlying each work is a call to overthrow the status quo. A recognition of the irresolution of our own construction. Ultimately, her art is a contemplation of the ideas and urges that words are unable to express. It is an invitation to find oneself by accepting the irresolute nature of this search.
Comunicato Stampa
Parole di Luz Hitters
Il corpo come mezzo di scoperta: il proprio e quello degli altri, che si adatta, che colma e che sostiene. A volte liberatorio, spesso limitante. Indipendente. Comunemente sconosciuto.
Le opere di Agustina Núñez fungono da sintesi della nostra complessa sessualità, che liberamente sfidano i presupposti culturali sostenuti da retoriche percezioni anatomiche.
Le linee semplici ricordano l'anatomia umana, esplorando la familiarità e l'inquietudine dei nostri confini. Queste forme penetrano e si intersecano, fondendosi in senso compositivo e metaforico in un unico elemento. Come tale, ci invita a mettere in discussione i costrutti rigidi e ad abbracciare la fluidità dell'essere.
Le sue forme sono ridotte all'essenziale, allo stelo non categorizzabile della nostra fisicità. Evidenziano il carattere transitorio della nostra esistenza e l'intento forzato di egemonizzare la nostra individualità. Nasce così un'accettazione della propria fragilità e della propria forza, riconoscendo la fluttuazione costante della permanenza e del suo declino.
Ogni opera è un appello a rovesciare lo status quo. Un elogio all’irrisolutezza della nostra stessa costruzione. L’arte di Nuñez deriva dall’urgenza di esplorare concetti e impulsi che le parole non sono in grado di esprimere, accettandone la natura sospesa.